Medicina Legale e Genetica Forense

FLUYTAN POL
Nelle indagini di genetica forense talvolta si deve ricorrere, quale fonte di DNA, a tessuto biologico fissato in formalina ed eventualmente incluso in paraffina.
La formalina/formaldeide è uno dei fissativi più diffusi, di cui è nota l’azione di degradazione chimica a carico del DNA. Non è altrettanto certo in quanto tempo ciò si manifesti e con quale intensità. Vengono qui illustrati, desunti da un caso di osservazione peritale, i risultati della tipizzazione genetica in parallelo del DNA estratto dal medesimo tessuto biologico ma sottoposto per una quota ad azione fissativa protratta (tre mesi) con sola formalina, e per altra quota in formalina per 48 ore e successiva inclusione in paraffina. L’analisi del profilo individuale testimonia la perdita di informatività del campione mantenuto in liquido di fissazione con risultati la cui elaborazione statistica potrebbe condizionare “errate” valutazioni in punto di identificazione individuale.
Tutto questo con FLUYTAN POL non accade ed in oltre è un eccellente fissativo per impronte digitali ridonando al polpastro quella idratazione necessaria alla limpida lettura dell’impronta.
In sintesi, la composizione di Fluytan Pol coniuga proprietà tecniche e bassa tossicità che la rendono più vantaggiosa rispetto alle composizioni/sostanze attualmente note. Sulla base di test effettuati si è verificato che la composizione di Fluytan Pol garantisce, rispetto alla formalina, anche una migliore preservazione degli acidi nucleici.
Ciò consente alle indagini di “molecular profiling” di utilizzare anche materiale d’archivio, permettendo di ampliare la casistica. Inoltre, la formulazione Fluytan, a differenza della formaldeide (e formalina) non sembra interferire con le indagini medico legali, in particolare con quelle tossicologiche, in quanto riduce l’attività enzimatica e non sembra alterare, per reazione chimica, le molecole esogene eventualmente presenti nei tessuti e nei fluidi biologici e non interferisce con la determinazione dell’alcol etilico.

DATTILOSCOPIA
La dattiloscopia effettuata su cadavere ben conservato è, insieme a quella del DNA, la metodica più accreditata ai fini identificativi.
I Laboratori di Antropologia e Odontologia Forense si occupano della ricostruzione delle creste papillari nei casi di cadaveri compromessi per fenomeni putrefattivi.
Il problema infatti sorge nel momento in cui i polpastrelli sono compromessi da fenomeni putrefattivi e/o trasformativi (mummificazione, saponificazione) o da fattori post-mortali quali la carbonizzazione in modo tale da impedire l'assunzione diretta delle impronte digitali secondo la consueta tecnica di inchiostrazione della dita.
La dattiloscopia effettuata su cadavere ben conservato è, insieme a quella del DNA, la metodica più accreditata ai fini identificativi. I Laboratori di Antropologia e Odontologia Forense si occupano della ricostruzione delle creste papillari nei casi di cadaveri compromessi per fenomeni putrefattivi. Il problema infatti sorge nel momento in cui i polpastrelli sono compromessi da fenomeni putrefattivi e/o trasformativi (mummificazione, saponificazione) o da fattori post-mortali quali la carbonizzazione in modo tale da impedire l'assunzione diretta delle impronte digitali secondo la consueta tecnica di inchiostrazione della dita.
A seconda dei casi le creste papillari si presentano deformate per le introflessioni od estroflessioni dello strato epidermico e dermico (mummificazione), oppure appianate per l'effetto erosivo dei fenomeni ambientali (per es. l'acqua nei casi di saponificazione), oppure ancora disidratate e quindi retratte nei casi di esposizione ad elevate temperature. Sono queste le situazioni in cui il trattamento delle dita del cadavere con Fluytan Pol rendere apprezzabile il disegno papillare, è un prodotto di fondamentale importanza per l'assunzione delle impronte digitali e propedeutico a quell'insieme di operazioni, proprie della Polizia Scientifica, di raccolta, classificazione e comparazione delle impronte stesse. Le tecniche utilizzate al fine di recuperare il disegno papillare sono specifiche per il tipo di processo trasformativo, anche se in alcuni particolari casi si rende necessaria l'applicazione di diverse e composite metodiche. Nei casi di dita mummificate e carbonizzate la principale preoccupazione è quella di distendere il polpastrello ed evidenziare le creste papillari, rendendo così possibile l'applicazione delle tecniche di inchiostrazione. Ciò si ottiene immergendo le dita, per tempi più o meno lunghi, in soluzioni di Fluytan Pol al fine di ammorbidirle.